LO STILE FORMATIVO DI GESU’ CON I SUOI DISCEPOLI
di Ricardo Volo Pèrez
- Leggere il Vangelo con gli occhi del formatore
Mi è stato chiesto di parlare dello stile formativo di Gesù con i suoi discepoli, allo scopo di illuminare per mezzo della Scrittura, l’itinerario formativo delle persone consacrate e il rapporto che si crea tra il formatore e il formando. Sono esegeta, e ho svolto quindi questo compito partendo da una prospettiva eminentemente biblica. Ma l’autore di queste righe è anche una persona consacrata che, per molti anni, è stato anche formatore. Non ho scritto, quindi, un saggio puramente esegetico. Ho cercato di plasmare il contenuto del mio lavoro nell’ambito della formazione iniziale e permanente.
L’esegesi della propria vita
Il fatto di parlare da biblista e da formatore mi permette di presentare una formulazione che integra diversi elementi. Oso evocare l’itinerario formativo, iniziale e permanente, con questa formula: fare esegesi della propria vita. Procedere a una corretta interpretazione della vita è forse l’esegesi più difficile da fare, perché non si tratta solo di accumulare eventi ed esperienze, ma di trarne profitto e insegnamento. Leggere la vita in modo ‘sapienziale’, nel senso più genuinamente biblico del termine, dove si articolano sempre mente e cuore, alla luce della grazia. In modo da poter crescere e maturare come persone e figli di Dio. Solo così il bagaglio di questo vissuto e di queste esperienze potrà costituire la base autentica della nostra esistenza.