LO STILE FORMATIVO DI GESU’ CON I SUOI DISCEPOLI
di Ricardo Volo Pèrez
(continua)

3. L’itinerario formativo di Pietro
Per sottolineare un esempio sufficientemente eloquente e noto di questa dinamica formativa, possiamo evocare la figura di Pietro. Forse come in nessun altro personaggio nei Vangeli vediamo tracciate in lui le tappe cruciali di questo percorso didattico. Potremmo dire che la sua è una maturazione personale, segnata da forti contrasti. Vi richiamo ora alla conoscenza della Scrittura e alla memoria che avete, poiché mi riferisco solo a una serie di scene specifiche (cfr. Mc 8,29; 8,32-33; 14,29; 14,68 ss; Gv 21,15). Saremmo tentati di parlare di un «formando» piuttosto problematico, inconsistente, esitante, instabile … ma è proprio per questo motivo che in lui si rende più evidente l’opera della grazia, la forza della pedagogia di Gesù, la sua pazienza e la sua insistenza. Ecco la docibilitas di Pietro, cioè, questo lasciarsi interpellare, plasmare e trasformare dalla chiamata di Gesù, che risuona non solo nella sua bocca, ma in ogni circostanza vissuta accanto a lui, da quell’iniziale «Seguimi!» Di conseguenza, quando si parla di itinerario o dello stile formativo di Gesù con i suoi discepoli, non possiamo ridurlo a momenti o circostanze puntuali, ma dobbiamo vederlo come un processo che abbraccia in realtà tutto il percorso tracciato con loro. Vuol dire parlare di un’esperienza di vita insieme a Gesù. Anche se è vero che da essa possiamo trarre elementi particolarmente rilevanti o significativi.
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