Archivio per 8 agosto 2015

Buongiorno sono il sole…

Pubblicato: 8 agosto 2015 in Uncategorized

8 agosto 2015-Sabato-S. Domenico -18.a tempo ordinario – II
Liturgia: Dt 6,4-13; Sal 17; Mt 17,14-20

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Buongiorno sono il sole, oggi sono così afoso che non mi vedete neppure…siamo di ritorno dalla montagna della trasfigurazione amici belli e torniamo dai nostri malati, dai nostri bisognosi di tutto dalla nostra folla assetata e oggi mettiamo alla prova il nostro stare con Gesù e capire bene il suo messaggio…c’è un babbo ansioso perché suo figlio soffre molto che facciamo? Lui ci prova con noi ma non ci riusciamo e Gesù oggi sbotta! O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? …!!! Pesante, ragazzi, pesante…s’è arrabbiato davvero, dopo averci portato sul Tabor, dopo averci annunciato la sua passione per farci capire che la Trasfigurazione non è una fuga ma una preparazione ad attraversare pienamente tutte le sfide che la vita continuamente ci pone, dopo averci fatto capire che la relazione con Dio non è estranea ma ci rende ancora più sensibili alla sofferenza delle persone oggi urla perché ancora non riusciamo a capire che finora per 17 capitoli lui ha agito guarendo, riempiendo di senso la vita delle persone, sfamando la fame di tante persone, per la grande fede che avevano mentre a noi ne basta davvero poca e per questa poca fede che non abbiamo non riusciamo a spostare il monte del disagio di nessuno. Oggi Gesù ci chiede di avere una fede piccola e umile come un granello di senape per fare grandi cose e pensare cose grandi. Ora non buttiamoci giù però… cerchiamo le montagne della nostra vita, quali non riusciamo a spostare perché ci sembrano irremovibili e addirittura ci minacciano e ci fanno paura? Gesù ha portato tre dei suoi discepoli sul monte, saliamo anche noi sul monte delle nostre impossibilità umane, guardiamo oltre e attacchiamoci alla mano di Gesù per oltrepassarle…NULLA CI SARA’ IMPOSSIBILE!
Ciao belli

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+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo.
E Gesù rispose: O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me. Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.
Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?. Ed egli rispose loro: Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile.

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Nel giorno della festa di San Domenico…chi sono i Domenicani?

 Vivono in comunità fraterne, praticano la povertà, studiano e contemplano la Verità che libera e purifica, si consacrano a Dio per la missione della “predicazione della Parola di Dio, annunciando per il mondo intero il nome di Gesù Cristo” (Onorio III a Domenico dí Guzman), testimoniano nel mondo la libertà e la gioia evangelica.
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San Domenico esortava i suoi frati a:VIVERE: votati alla missione della “sacra predicazione”, attraverso la vita fraterna in comunità vivificate dalla Parola di Dio; nella condivisione della fede, dell’amicizia, nella partecipazione reciproca degli eventi tristi e gioiosi della propria vita e di quella degli uomini e donne dei nostro tempo, mettendo in comune i beni ricavati dal proprio lavoro ‑nell’osservanza delle regole comunitarie con libertà e responsabilità;
ASCOLTARE: incessantemente la Parola di Dio contenuta nella Scrittura, in convento e in viaggio, per conoscere Dio, il suo progetto di amore e di salvezza, ma anche essere sempre disponibili all’ascolto delle donne e degli uomini di ogni lingua e nazione, per conoscere le loro speranze, le loro paure e le loro gioie e, soprattutto, la loro ansia di verità…
STUDIARE: per “riflettere sulla multiforme sapienza di Dio” (LCO 77) e ‘Imparare a discernere le molteplici vie del Vangelo nelle cose create, nelle opere e istituzioni umane e nelle diverse religioni” (LCO 79); per un servizio “teologico” della Parola rivelata;
CONTEMPLARE: Dio e la Sua Verità operante nella storia dell’umanità, per gustare la Parola attraverso il silenzio e assimilarla nella preghiera, per comunicare agli altri la bontà di Dio, la grandezza della Sua presenza in noi e l’universalità della sua salvezza.
CELEBRARE: la Parola rivelata “solennemente e in comune” soprattutto nella celebrazione eucaristica quotidiana (LCO 57); la celebrazione liturgica è il centro e il cuore di tutta la nostra vita e in essa si radica la nostra unità (LCO 57) in essa glorifichiamo Dio, invochiamo la misericordia del Padre per tutte le necessità della Chiesa e del mondo, rafforziamo la nostra fede e troviamo l’efficacia della nostra missione;
PREDICARE: come ragion d’essere del proprio esistere in tutto il mondo il nome del Signore nostro Gesù Cristo; annunciare per il mondo intero la Parola di Dio che salva e trasforma l’umanità; spendere la propria vita nel dialogo con le culture e con tutti gli uomini di buona volontà.

VITA DOMENICANA

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