25 agosto 2015-Martedì-21.a tempo ordinario – I
Liturgia: 1Ts 2,1-8; Sal 138; Mt 23,23-26
VANGELO (Mt 23,23-26)
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!».
Buongiorno sono il sole… oggi san Paolo nella prima lettura mi aiuta a spiegarvi il vero motivo per cui ogni mattina esco per farvi compagnia: “siamo stati amorevoli in mezzo a voi, come una madre che ha cura dei propri figli. Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari”.
Non ci sono altre buone motivazioni e questa mi sembra la più bella…essere gli uni per gli altri fratelli amorevoli che hanno a cuore il loro vero bene. Non come quei cretinetti degli scribi e farisei tutti precisini che fanno solo venire i nervi… Gesù con loro è un pelino arrabbiato e questo ci è di ulteriore aiuto per ‘controllare’ come ci comportiamo noi…
Inizia bene il Maestro: guai a voi! Non so voi ma sei io incontrassi uno così sulla mia strada, uno che mi guarda truce e mi dice GUAI A TE… ci rimarrei male eppure se lo dice lui è perché, come dice il salmo di oggi, ci scruta e ci conosce! non è uno spione è uno ci vuole moltissimo bene e ci aiuta a correggerci.
Ci sono delle situazioni in cui la nostra vita assomiglia a un bicchiere, un bel bicchiere, uno di quelli che teniamo nella vetrinetta di casa perché è un pezzo raro, vale molti soldi, lo lucidiamo trecento volte al giorno perché gli altri quando lo vedono devono essere anche un po’ gelosi della bellezza e della perfezione…ma dentro com’è questo bicchiere? A furia di stare lì in bella mostra dentro nel frattempo si sono fatti casa i peggio moscerini, le ragnatele hanno dipinto le pareti e lo sporco si annida, il bicchiere da bello che era in apparenza diventa ‘fenciscio’ come si dice a Milano… beh! È così, esattamente così l’ipocrisia di cui Gesù ha motivi per arrabbiarsi: mettiamo che il bicchiere sia il nostro cuore, è molto bello vivere di devozioni e di precisioni rituali che se ne sbagli una poi stai male, è come mettere un bel vestito sopra la biancheria sporca, il Signore vuole entrare nel nostro cuore per abitarlo ma come lo trova? Lurido e fenciscio? Il Vangelo non vuole relativizzare precetti, ritualità e devozioni ma non le vuole neppure assolutizzarle, il Signore ama tutti, si fa carico anche dei peccatori perché li vuole riportare sulla via del vero bene con tanta tenerezza; non è il rito la cosa più importante nel nostro rapporto con Lui… dobbiamo continuamente cercarlo anche quando è dentro l’interno del nostro ‘bicchiere’ che se è troppo sporco sarà complicato anche per noi riuscire a vederlo… dobbiamo trovarlo per poterlo portare ai nostri fratelli come un dono e non come un grave problema.
L’impegno di oggi allora sarà quello di discernere tra optional e livello base, meglio avere una macchina con i finestrini che salgono a manovella piuttosto che essere persone ipocrite che non s’accorgono della presenza di Dio nella loro vita, il bene prezioso, il bene più grande! ciao belli