1 settembre 2015-Martedì-22.a tempo ordinario – II
Liturgia: 1Ts 5,1-6.9-11; Sal 26; Lc 4,31-37
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù scese a Cafarnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
Buongiorno sono il sole… altro giro altra corsa… Gesù ci riprova, scende al nostro livello ed entra nella sinagoga di Cafarnao e tutti lo ascoltano…dai che questa volta forse funziona… lo ascoltano perché parla con AUTORITA’. Premetto che però il Vangelo di Luca è un continuo gioco di LUCI/OMBRE, ACCOGLIENZA/RIFIUTO, DISPONIBILITA’ ALLA GRAZIA/DUREZZA DI CUORE, DOCILITA’ DEI POVERI/SOSPETTO DEI POTENTI, BEATITUDINI/GUAI… quindi stiamo attenti perché da un momento all’altro c’è il classico colpo di scena… ed eccolo lì l’uomo posseduto dal male che urla… ma perché per Gesù non c’è mai una cosa facile? Perché Lui vuole farsi compagno per davvero delle nostre storie talvolta attraversate dal male, dai mostri che urlano forte dentro di noi, dalle angosce che non ci fanno dormire, vuol farsi compagno delle nostre stanchezze e delle nostre ribellioni, di tutte quelle violenze che si abbattono su di noi senza chiedere il permesso. Gesù ieri a Nazareth è riuscito a dire il suo annuncio di salvezza e di liberazione, oggi questo Sig. Male Gesù lo affronta di petto, Gesù non scende a patti con il nemico, non fa inutili dialoghi per cercare di convincerlo, non fa il suo gioco di moine inutili, lo prende e lo sbatte contro il muro con decisione e gli urla con tutta la forza che è dentro di lui: TACI! STA ZITTO! ESCI DA LUI! VATTENE!
Amici belli, in questo LUI scriviamo il nostro nome, in Luca i senza nome siamo noi, con le nostre pastoie umane, le nostre gelosie, i nostri raggiri per evitare la verità, le nostre voglie di far polemica, la nostra sete di vendetta, il nostro metterci in mostra, il nostro modo di essere arrabbiati con il mondo intero…tutto questo ce lo ha regalato il Sig.Male che Gesù urlando estirpa alla radice ma solo se il LUI in questione si lascia guarire, si lascia trasformare, si lascia toccare dalla parola autorevole di Gesù.
E’ un gioco di luci e di ombre… ma perché per Gesù non c’è mai una cosa facile? No, cari amici, per Gesù è VITA NUOVA, LA VITA DEL VANGELO DELLA BUONA NOTIZIA, siamo noi che dobbiamo cercare la cosa più facile…affidarsi a Dio… apparentemente non lo è…apparentemente!
Ciao belli!