- la Croce
- il Rosario
- la stella
- in basso, un mare su cui sono incise le iniziali del fondatore: il Beato Bartolo Longo.
Archivio per 7 ottobre 2015
ANNO DELLA VITA CONSACRATA: Nella Festa della Madonna del Rosario, le Domenicane di Pompei
Pubblicato: 7 ottobre 2015 in Uncategorized7 ottobre 2015-Mercoledì-B.V. Maria del Rosario (m)-27.a tempo ordinario – III
Liturgia: Atti 1,12-14; Sal cfr Lc 1; Lc 1,26-38
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Buongiorno sono il sole, oggi è una delle feste della Madonna, anche se è la donna più festeggiata della terra e del cielo lei non si insuperbisce e ogni volta che la penso mi rassereno, anche se oggi è nuvoloso. Maria di Nazareth dorme poco, lavora tanto, fa della sua vita un’attesa e non parla quasi mai, anzi conserva nel cuore tutte le Parole che il suo Figlio Signore le dice.
Il suo Dio Signore tra tutte le ragazze di Nazareth ha scelto lei, non come comparsa di un film con un compenso giornaliero pranzo compreso, ma come la protagonista della più bella storia d’amore mai superata, lei lo fa col cuore e gratuitamente.
Maria è stata scoperta lì, a Nazareth uno dei più piccoli paeselli della Palestina che ora conosciamo come meta ambita di bei pellegrinaggi in Terra Santa. Dio l’ha scoperta lì, nella sua meditazione quotidiana della Sacra Scrittura e ci ha mandato un Arcangelo di nome Gabriele a darle la Bella Notizia. Niente riflettori, niente aureole a stelline che s’accendono, ma un’umile catapecchia, Maria in un angolo, nel silenzio a pregare; mi piace guardare Maria dentro la casa di Nazareth dove, tra pentole e telai, ha sperimentato gioie senza malizie, amarezze senza disperazioni, partenze senza ritorni. Se potessi mi siederei lì con lei per ascoltarla su tutto quello che ha vissuto in quegli anni…Vorrei sapere tutto da lei e le direi quello che il mio cuore sente…
L’Arcangelo ti ha portato il saluto di Dio e quello che Dio aveva disegnato per te nel suo sogno d’amore, ma un pochino di titubanza è permessa anche a te, poca poca però: «Non conosco uomo». Poi la paura si è sciolta su quel: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio». E in un istante veloce tu hai rimesso il sorriso al posto giusto sul viso, hai rimandato l’Arcangelo al Mittente portandogli la Bella Notizia di aver accettato di diventare la Madre del Figlio di Dio, ed è bastata una Parola: ECCOMI!
Quando penso alle mamme che lavano, stirano, puliscono, escono a fare la spesa, cucinano, rifanno le camere, vanno a lavorare, corrono a prendere i figli a scuola, li portano a tutti gli sport e lezioni musicali, tornano, ricucinano, mettono i figli a letto, lavano i piatti… penso a te, ti penso così, tra Giuseppe e Gesù nelle cose da fare, senza aureola ma per vederti a testa scoperta perché in te Dio ha trovato la vera bellezza, una bellezza che ci consegna per diventare come te, umile ragazza di Nazareth che si fida di Dio e con un Eccomi cambia la storia. Ciao Belli e buona festa di Maria