Archivio per 7 gennaio 2023


#LABUONANOTIZIA
8 GENNAIO 2023 – BATTESIMO DEL SIGNORE – ANNO A

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Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 3,13-17)
In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».


Buongiorno sono il sole, Gesù arriva al Giordano e si mette in fila con tutti i peccatori chiedendo a Giovanni di farsi battezzare. La reazione è quella del grande silenzio stupito di chi lo guarda attonito e sorpreso. Il cugino perfetto, l’Eterno che si è fatto carne, il Figlio di Dio in persona, si umilia a tal punto da mettersi tra le file dei sudici più sudici? Oltre a scegliere di nascere in una grotta spoglia e fredda perché, per lui, nel mondo non vi era posto, ora pretende pure di abbassarsi per farsi battezzare come se ne avesse bisogno? Il suo compito era quello di preparare ora però è lui ad avere una certa pretesa: essere battezzato e lasciare la scena all’unico degno di coprirla, mettersi da parte per lasciare avanzare il Maestro  che invece chiede di fidarsi ancora: Lascia fare Giovanni, lascia fare, qualcosa di bello sta già accadendo in te, devi solo avere il coraggio di accorgertene.

La vita cambia se lasci fare a quel Dio che si svela mettendosi in fila coi peccatori con tanto di tenerezza e abbracci, di carezze e tanta consolazione, orecchi attenti e cuore aperto, che nasce nudo, debole e fragile, scaldato dal calore dell’affetto umano e dal fiato di due poveri animali con gli occhi pieni di stupore dei pastori piantati addosso e un pezzo di vita dei Magi che la offrono in dono. È un Dio che, quando entra nell’acqua, si mette in ginocchio pregando e viene battezzato e, da quel momento, cambia tutto, il cielo si apre come si apre un sipario e, in uno squarcio di luce, è la bellezza che parla. Dio ci presenta suo Figlio, l’Amato e in Lui anche tu perché l’amore esiste e ce n’è anche per te.
Sarebbe bello dirselo ogni tanto guardandosi allo specchio e specchiandosi in uno sguardo. Gesù ha un Nome nuovo nel quale possiamo riflettere il nostro, un nome nuovo regalato il giorno del battesimo: Figlio mio, l’amato. Figlia mia, l’amata.
Ci sono occhi profondi che brillano di luce propria e che ti ripetono che chi ama non è mai fuori tempo e che hai ancora un motivo enorme per rimanere in piedi. Ascoltali e ascoltati. Fallo per te. Lascia fare a Lui, primo fra gli ultimi, accanto agli ultimi, sempre a fianco e accanto a tutti in fila tra i perduti, ci insegna che nessuna storia è troppo in ritardo e che nessuno può dirsi sconfitto dopo averlo guardato negli occhi e sentirsi amato e che si può sempre ricominciare, in ogni momento. Lascia fare.


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