Archivio per 28 gennaio 2023

#LABUONANOTIZIA
26 GENNAIO 2023 – IV DOMENICA DEL TEMPO ORDIARIO – ANNO A

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,1-12a

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».


Buongiorno sono il sole, la Bella Notizia oggi è una parola che si ripete 9 volte: beati! Nel testo greco, nella parola “macarioi“, è contenuta la parola “cuore” (car, da cardìa) che ci fa capire che la felicità riguarda proprio il cuore, avviene lì dentro, in noi anche se spesso la cerchiamo fuori ed è quella che dura nel tempo perché profonda. Ma, “macarioi“, non solo contiene la parola “cuore” ma, nel suo insieme significa “quelli che hanno il cuore rotto“, “diviso in due“, la causa dell’infelicità. Cuore rotto è un cuore inquieto che non ci fa mai contenti di come siamo fatti, ci fa sentire negativi e sempre sopra gli altri, cuore rotto non ci fa stare nella verità. La felicità allora, come dicono i Pinguini Tattici Nucleari, sta dentro le piccole cose, per esser felici bisogna avere un cuore non diviso ma unito, che ci faccia stare in pace con se tessi, con gli altri e con Dio, in pace con la nostra vita. Gesù, quando dice «Beati», ci regala la chiave della felicità ed è come se dicesse: io guarirò il vostro cuore diviso, lo unificherò, state con me, sulla mia Parola e non avrete più un cuore “non rotto”. «Beati» è Dio si prende cura di me e non mi lascia mai, si fa carico della mia felicità e me la regala, apre una porta sul possibile anche per entrare e perderci nella prima delle beatitudini, vivendola intensamente, abbracciando tutte le altre e aggiustare il cuore.

Beati i poveri. Felici i poveri che non diventeranno mai ricchi ma avranno il Regno di Dio nel cuore, ricchezza incalcolabile e vera perché avranno Dio dentro il cuore. Saremo beati se poveri, felici con meno per essere ricchi di Dio. Beati coloro che piangono, che fanno delle lacrime la felicità perché Dio è dalla parte di chi piange, di chi è nel dolore, di chi fa fatica, Dio è nelle tue lacrime per asciugarle, dare coraggio trasformarle in pietre preziose da mettere nel suo cuore accarezzando il tuo che è ferito. Beati i miti, perché erediteranno la terra sapendo che non c’è terra più bella del cuore degli altri e guadagnare una pace ritrovata. Beati quelli che….Gesù dice «Beati» guardandoci in faccia, la strada della beatitudine è fatta per chi la vuole percorrere.
Beati coloro che, nelle piccole attenzioni, nei piccoli e apparentemente insignificanti gesti, vedono attimi di meraviglia. Beati coloro che amano tenendo aperto il cuore per lasciarlo aggiustare da Dio che nel vuoto della vita sa fare beatitudini.

Oggi la Buona Notizia si chiama felicità, ha sapore del Cielo che si apre con quel «Beati» e si chiude con la ricompensa grande di trovare qualcuno a due passi dal cuore e condividere beatitudine. Ciao belli

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