#LABUONANOTIZIA
26 APRILE 2023 – V DOMENICA DI QUARESIMA – ANNO A
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 11,1-45
In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».
All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui».
Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, s’è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.
Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.
Buongiorno sono il sole, per la quinta domenica di quaresima ci trasferiamo a Betania dove abitano tre fratelli. Giovanni ci ha lasciato scritto che «Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro» e il Vangelo ora sottolinea che Lazzaro è malato, le sue sorelle lo mandano a chiamare perché faccia qualcosa: «colui che tu ami è malato». Gesù però non si fa prendere dall’ansia anzi «quando sentì che era malato rimase due giorni nel luogo dove si trovava» e, come se gliene importasse poco, decide di partire quando Lazzaro è già morto. Lazzaro siamo noi, le nostre storie, i nostri problemi, le beghe sulla terra, il lavoro, la malattia, la separazione, tutto ciò che, in qualche modo mette ansia sapendo che, in tutti i nostri problemi lui fa ritardo di due giorni.
Marta non è distratta dalle cose da fare mentre la sorella si è scelta la parte migliore, Marta, mentre Lui arriva, gli corre incontro con rabbia: «Signore, se Tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto». Gesù non ha nulla da spiegare, non si offende se l’amica del cuore gli urla addosso, non se la prende se il mondo lo incolpa di tutto il male che c’è sulla terra senza accorgersi del bene che riceve ogni giorno ma fa una carezza a Marta con le Parole più vere che in questa quaresima ci stanno accompagnando chiamandoci a fidarci: «Se credi, vedrai la gloria di Dio».
Tra il “se credi”, al presente e il “vedrai”, al futuro, in mezzo c’è la fede, c’è la speranza che ciò avvenga certamente, c’è la fatica che ci fa tentennare, c’è la promessa di un Dio che sa mantenere gli impegni. Se credi vedrai e non uno dei nostri se vedo credo, per correre il bel rischio di Marta: «Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio» e poterci fidare. Marta crede e Lazzaro risuscita e non il contrario dove Lazzaro risuscita per aver conferma del credere.
Ora è Lazzaro che deve venire fuori e anche Gesù quel giorno ha pianto per l’amico Lazzaro, non è stato rigido, ha versato lacrime vere dicendo: «Lazzaro, vieni fuori!». «Vieni fuori!», smettila di startene lì nelle tue morti, vieni fuori, vedrai la luce entrare da quel masso che hai messo davanti alla tua porta, un raggio di sole illuminerà la tua vita rendendola bella, lascia le bende che ti trattengono al passato, lasciati amare, l’amore è più forte della morte e ti chiama a vivere là dove non avresti mai creduto di poterlo fare.